sabato 10 ottobre 2009

Una lettura coi Tarocchi: l'ostacolo che si trasforma in trampolino


Vorrei condividere con voi un modo di leggere i Tarocchi, semplicissimo ed essenziale ma molto significativo. La dinamica è la stessa di quello che Jodorowsky nel suo libro "La Via dei Tarocchi" ha battezzato "il conflitto", ma per via del significato leggermente diverso che attribuisco a questo tipo di lettura, io preferisco chiamarlo "L'ostacolo che si trasforma in trampolino".

Gli arcani da estrarre sono soltanto due: il primo rappresenterà, in una data situazione, lo scopo che ci siamo prefissi, il nostro traguardo, o il nostro desiderio. Il secondo rappresenta l'ostacolo principale che si frappone fra noi e la nostra realizzazione.

Mi piace disporli come indicato nel "conflitto" di Jodorowsky: sotto lo scopo, sopra l'ostacolo.

Osserviamo ciò che le carte sembrano comunicarci a prima vista. Quali sono i simboli, le immagini che subito ci riportano alla nostra situazione? Cos'è che rappresenta, nel primo arcano, il nostro desiderio? E nel secondo arcano, quello sovrapposto, dov'è che possiamo individuare il vero ostacolo che ci divide dalla manifestazione del nostro scopo? Ci avevamo mai pensato? E' possibile che avessimo attribuito la causa degli impedimenti a qualcosa di più superficiale di ciò che stiamo trovando su queste immagini? O, al contrario, a qualcosa che pensavamo fosse troppo difficile per noi da affrontare? Spesso i Tarocchi ci invitano a guardare la situazione da un punto di vista nuovo, che non avevamo mai preso in considerazione.

Ora scambiamo il posto delle due carte. Posizionando il primo arcano in cima, vedremo finalmente il nostro desiderio risalire in superficie, alla luce del sole. E' un po' come vedere la propria situazione realizzata. Come ci insegna il pensiero Magico, dobbiamo imparare a pensare e a vivere come se la soluzione dei nostri problemi si fosse materializzata nel presente. Questo non significa ignorare i problemi. Significa semplicemente mutare il proprio atteggiamento, il proprio animo da uno stato di disperazione a uno stato di calma, di tranquillità.

E il secondo arcano dov'è finito? Proprio sotto alla realizzazione del nostro scopo. Ne è diventata la base, la premessa necessaria affinchè la nostra realizzazione trovi adempimento. Quello che prima rappresentava semplicemente un ostacolo insormontabile, è diventato ora il nostro trampolino di lancio. Dobbiamo imparare a utilizzarlo come se lo fosse, approfittarne come se fosse un'occasione imperdibile per cogliere l'attimo e andare in avanti. Guardatelo come più vi piace: come un trampolino, appunto, o come un muro da scalare,  una porta da aprire, o anche come un segnaletica rudimentale, lasciata da qualcuno che ha deciso di aiutarvi nel momento in cui vi siete persi nella foresta intricata della vita.

Osservate le carte, date spazio alla vostra immaginazione, perchè soltanto così potrete individuare i simboli che hanno davvero significato per voi, solo per voi, in questo preciso istante, in questa situazione. Lasciate perdere le interpretazioni tradizionali alla Vanna Marchi, dove la regina di picche è sempre e solo una maliarda dai capelli bruni, dove La Torre è sempre e solo un simbolo di distruzione e rovina, e "L'Appeso" è simbolo di impotenza. In commercio esistono addirittura mazzi di Tarocchi per principianti, dove vicino al nome dell'arcano c'è il significato da attribuire alle carte, cose come "rabbia", "invidia", "felicità"... se state utilizzando uno di questi, per favore, cercate di ignorare quelle fastidiose scritte in fondo alla carta, che in teoria dovrebbero facilitare la consultazione, ma che personalmente trovo limitanti, adirittura castranti. E cambiate mazzo al più presto. 

Cosa vedete voi in quelle immagini? Cos'è che sta parlando direttamente a voi, ora? Lasciate che sia il vostro cuore ad ascoltare. Cercate di comprendere il Linguaggio dell'Universo. (vedi "Che cos'è la Divinazione?")


1 commento:

  1. carissima amica arcana,
    come ti avevo scritto nel mio primo post,mi sto avvicinando adesso al mondo dei tarocchi,anzi sono loro che sono arrivati da me.il mio e' un mazzo di tarocchi con immagini celtiche e mi piace molto questo modo tuo appena descritto di avvicinarsi ad una interpretazione piu' personale e meno schematica.
    grazie e a presto carissima

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