sabato 10 ottobre 2009

I Tarocchi: il mazzo classico



Fra i mazzi di Tarocchi che si trovano in commercio, nell'ultimo secolo ne sono spuntati di tutti i tipi. 
Molti autori, artisti e occultisti, disegnando nuovi mazzi, hanno apportato delle innovazioni, talune apprezzabili tal'altre molto meno, sia dal punto di vista grafico che da quello simbolico.
Qualcuno ha voluto reiventare i nomi delle carte, qualcun altro ha addirittura cambiato il valore e di conseguenza la posizione di certe carte nel mazzo, sfalsando perciò il senso del percorso iniziatico rappresentato dagli Arcani Maggiori (vedi il mazzo Rider-Waite, dove il numero VIII de "La Giustizia" è stato scambiato con il XI de "La Forza" per tenere in piedi la corrispondenza con le 22 Vie dell'Albero della Vita).
Eliphas Levi, seguito poi a ruota da diversi altri occultisti, è persino arrivato a rinnegare i 56 Arcani Minori prendendo in considerazione soltanto i Maggiori per far combaciare a tutti i costi questi ultimi con le lettere dell'alfabeto ebraico. 
I Tarocchi sono un sistema di archetipi che ha avuto origine indipendente dall'alfabeto ebraico, e le teorie di occultisti come Eliphas Levi e Oswald Wirth vanno prese con le pinze. 
Negli ultimi vent'anni, poi, sono spuntati come funghi anche mazzi molto fantasiosi, ispirati a tormentoni new age o a best-sellers vari... Non mi stupirei se un giorno vedessi in vendita on line e nelle librerie più fornite i "Tarocchi di Harry Potter"!
A molte persone potranno piacere, ma personalmente tutta questa baraonda di "novità", che in realtà mi sa tanto di minestra riscaldata, mi lascia un po' perplessa...
 
Per chi non si fosse proprio mai avvicinato all'universo dei Tarocchi, scrivo questo post in cui presento il mazzo più classico che ci sia, il Tarocco di Marsiglia, da un punto di vista puramente descrittivo, in modo da dissipare un po' la confusione che può generare nei "neofiti" il multicolore mondo dell'editoria odierna.
Non cercherò di mettere vicino ad ogni Arcano il significato simbolico del soggetto in esso rappresentato. Per approfondire quest'argomento ci vorrebbe un' opera di molte pagine, e in un altro post vi ho recensito un libro che secondo me è l'ideale per incominciare uno studio serio sui Tarocchi. 
Solo una raccomandazione: quando leggete e osservate i Tarocchi, cercate sempre di ascoltare il vostro inconscio, perchè è lì che si trova l' "alfabeto" del linguaggio universale degli archetipi.
Se in una lettura compare "Il Diavolo", cercate di distaccarvi dalle convenzioni religiose che vedono in lui soltanto perversione e distruzione. Pensate che la rappresentazione del Diavolo cristiano è in realtà l'immagine di antiche divinità delle foreste (ad esempio Pan) il cui ruolo predominante era risvegliare la sessualità, gli istinti e la libertà di espressione. Se spunta "L'Eremita" non fermatevi all'aspetto monacale di quel vecchio. Osservate la sua postura, la lanterna che regge per farsi luce, il paesaggio circostante, la direzione del suo sguardo... Meditate sul significato profondo che ogni immagine ha per voi in quel momento.
 

Il Tarocco di Marsiglia, e anche la maggior parte di tutti gli altri mazzi, è formato da 78 carte, suddivise in Arcani Maggiori e Arcani Minori.
Gli Arcani cosiddetti Minori sono tutte quelle carte che poi sono sopravvissute nel classico mazzo da gioco: 14 per ogni seme (spade, bastoni, coppe e denari, che secondo certi, oltre ai quattro elementi Aria, Fuoco, Acqua e Terra, rappresenterebbero le quattro classi sociali del periodo fra il medioevo e il rinascimento: cavalieri, contadini, nobili e mercanti), dieci numerate da 1 a 10 più altre quattro figure: il Fante, il Cavaliere, la Regina e il Re. 
Anzi, per la verità nel mazzo da gioco è stato soppresso il Cavaliere, e in quelli più diffusi i semi sono stati sostituiti con quelli di origine francese: picche, fiori, cuori e quadri.
Quindi, tornando ai Tarocchi, in tutto abbiamo 56 Arcani minori (14 x 4).
Gli Arcani Maggiori, detti anche Trionfi, sono le 22 carte i cui disegni emblematici rappresentano soggetti a cui diversi studiosi spesso danno diversi significati.
Esse sono:

0-Il Matto (io lo considero come prima carta perchè è senza numero, altri considerano il Bagatto come la prima e il Matto come l'ultima della serie; a differenza degli altri Arcani, originariamente nel Tarocco di Marsiglia il numero in cima alla carta non compariva)
I-Il Bagatto (o il Mago)
II-La Papessa (molti pagani preferiscono chiamarla Sacerdotessa)
III-L'Imperatrice
IIII-L'Imperatore
V-Il Papa (anche qui i pagani preferiscono Sacerdote)
VI-L'Innamorato (in altri mazzi la carta è chiamata "Gli Amanti")
VII-Il Carro
VIII-La Giustizia
VIIII-L'Eremita
X-La Ruota di Fortuna
XI-La Forza
XII-L'Appeso
XIII-Arcano XIII o Arcano senza Nome (in altri mazzi è denominata "La Morte".  A differenza degli altri Arcani, originariamente nel Tarocco di Marsiglia compariva solo il numero 13 in alto)
XIIII-Temperanza
XV-Il Diavolo(i pagani preferiscono in genere "Il Dio Cornuto")
XVI-La Torre
XVII-La Stella
XVIII-La Luna
XYIIII-Il Sole
XX-Il Giudizio
XXI-Il Mondo

Ci sono autori che consigliano di cominciare a praticare la lettura dei Tarocchi dagli Arcani Maggiori, perchè le figure sono più facili da memorizzare e i significati sono (in apparenza) più immediati.
Non mi stancherò mai di ripetere che in realtà ognuna di queste figure contiene un universo di significati.  
Certi mazzi hanno illustrazioni che, secondo me, tendono a banalizzarli: i Rider-Waite, per esempio, sono abbastanza diffusi, hanno disegni forse più gradevoli, ma io li trovo più scontati e molto meno intriganti del Tarocco di Marsiglia.

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