sabato 10 ottobre 2009

Che cos'è la Divinazione?


Divinazione: comprendere il linguaggio del Divino.


Tante, troppe volte ho sentito usare questo termine in un modo inappropriato, che ne sfalsa il significato. Quando si sente parlare delle varie tecniche di divinazione, si sentono le reazioni più disparate, proprio perchè secondo me il termine e il suo significato profondo non è mai stato compreso veramente. I creduloni pensano che leggere i Tarocchi, fare un lancio con le Rune, usare il pendolino siano metodi per scoprire che cosa ci aspetta nel futuro, come se il tempo e gli eventi della vita di una persona fossero strutture rigide, immobili ed eterne. I più scettici, invece, restano disgustati al solo pronunciare la parola "divinazione", e con disprezzo si limitano ad affermare che "loro non credono in queste cose".


Cerchiamo di soffermarci un attimo sul significato di "divinazione" dal punto di vista prettamente linguistico: nella parola è contenuto il termine "divino". Divinare in sostanza significa "comprendere e parlare il linguaggio del Divino". 

 Nelle religioni abramitiche la divinazione è una pratica assolutamente vietata, perchè la caratteristica principale della divinità è la trascendenza: Dio è distinto dalla propria creazione e superiore a qualsiasi altra entità dell'Universo. Per queste religioni la logica conseguenza è che praticare la divinazione è un atto di grande presunzione, perchè solo Dio e le creature ad esse più vicine possono parlare e comprendere il linguaggio divino.

Nelle religioni precristiane e nel Paganesimo in generale, invece, il Divino permea tutto l'Universo. Indipendente dall'essere panteisti, animisti o politeisti, la Divinità è presente in ogni cosa, in ogni realtà, senza gerarchie e distinzioni. Ognuno di noi è parte di essa, ognuno di noi è divino. Ognuno di noi può comprendere e imparare a esprimersi nel Divino Linguaggio Universale.

Per comprendere il vero senso della divinazione è fondamentale innanzitutto capire di che tipo dev'essere il linguaggio divino. Se è vero che il Divino permea tutto l'Universo, è necessario che questo linguaggio possa essere compreso universalmente. Non può essere un linguaggio codificato, non può essere convenzionale. Dev'essere un linguaggio simbolico, un linguaggio il cui immenso alfabeto è formato da archetipi, cioè dalle idee innate e predeterminate dell'inconscio di ognuno di noi. Più avanti cercherò di analizzare meglio il concetto di linguaggio archetipale (vedi Le fiabe popolari e il linguaggio archetipale).

Ora, dopo aver identificato il tipo di linguaggio, bisogna comprendere anche lo scopo vero della Divinazione. Personalmente non condivido la concezione abbastanza diffusa fra i molti amanti degli oroscopi da giornale, secondo cui noi possiamo prevedere ciò che avverrà perchè "il futuro è già scritto". Gli eventi, le nostre vite, noi stessi siamo in eterna trasformazione. Quante volte ci è capitato di pensare "Che cosa sarebbe successo se ieri, invece di fare questo avessi fatto un'altra cosa? Oggi sarei ancora qui, in questo stesso stato d'animo, in queste stesse condizioni?". Gli accadimenti sono continuamente influenzati da altri accadimenti, niente è scritto. 

Possiamo però cercare di scoprire la direzione in cui stiamo andando, la strada che il nostro Sè ha deciso di percorrere, e cosa potremmo trovare su questa strada. Possiamo cercare di capire se stiamo camminando in un bosco rigoglioso e vivo, pieno di sentieri che ci portano a nuovi sentieri ed esperienze; oppure potremmo scoprire che la strada che abbiamo deciso di percorrere ci porterà sull'orlo di un precipizio; potremmo accorgerci di essere in mezzo a un deserto, che ci consente di rafforzare la nostra tempra, ma che ci ha isolati dal resto del mondo; oppure di essere un elemento anonimo in una folla di persone indifferenti e tutte omologate.

Con la Divinazione possiamo cogliere tutte le sfaccettature della situazione in cui ci troviamo, e decidere se è il caso di incominciare a cambiare direzione e atteggiamento, o di continuare per quella stessa via. Possiamo cercare di intuire qual'è il ruolo che stiamo interpretando nella storia della nostra vita, e le posizioni che hanno assunto coloro che ci circondano.

Ogni tecnica divinatoria è adatta per realizzare questo tipo di comprensione, perchè ognuna di esse si basa sul linguaggio simbolico universale. Dobbiamo solo cercare la tecnica più adatta al nostro Sè, alle nostre propensioni. Se ci piacciono le immagini, possiamo provare ad avvicinarci ai Tarocchi. Se ci piacciono i simboli più stilizzati, possiamo incominciare a studiare le Rune, o l'alfabeto Ogham. Se ci piace lavorare con le energie eteriche, possiamo cimentarci nella radiestesia.

Dobbiamo solo tenere a mente che la Divinazione non è un banale giochetto per soddisfare una certa curiosità: non serve per sapere se quella certa persona di cui ci siamo invaghiti lascerà il/la consorte, o se vinceremo all'enalotto, o l'anno, il giorno e l'ora in cui arriverà la morte a prenderci.

Praticare la Divinazione vuol dire ascoltare l'Universo: capire che noi siamo divini insieme a tutto il resto dell'Universo.

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